
Foto ricordo del gruppo degli esaminati durante il seminario del Doshu al Ki Dojo di Firenze (Da sinistra Corrado, Luigi, Andrea e Paolo)
Si dice che il tempo passa più in fretta quando si sta bene. Personalmente il nostro anno aikidoistico è volato e non esitiamo a dire che lo ricorderemo come fondamentale, ma non possiamo proprio dire che sia stato gioioso.
La scomparsa a febbraio di Beppe Ruglioni sensei lo ha aperto sotto i peggiori auspici ed è stata motivo di grande dolore per tante persone appartenenti al mondo del ki-aikido, ma allo stesso tempo per buona parte di loro ha rappresentato pure uno spartiacque. Nella sua tragicità ha dato impulso a tante cose nuove: ad esempio nuove e pesanti responsabilità per gli insegnanti che erano suoi allievi, ma pure un nuovo blog dedicato al ki-aikido.
L’idea del blog ci era venuta già qualche anno fa, ma per ragioni diverse non eravamo mai riusciti a dargli seguito. Poi la morte di Beppe ci ha scosso: abbiamo sentito forte come non mai l’urgenza di cercare di dare una risposta a sentimenti e riflessioni sulla nostra Scuola che da tempo ci accompagnavano: la sensazione e il timore di un progressivo isolamento dei diversi dojo, così come la difficoltà di esprimere un’identità chiara e condivisa.
Così è nato il blog KiNoNagare

Un momento della bellissima intervista con la Shihan Renata Carlon, durante il seminario di Fossombrone
In questi dieci mesi attraverso i “pensieri” abbiamo provato a condividere idee e spunti di riflessione derivanti dalla pratica. Mediante i “report dai seminari” e le interviste abbiamo cercato di raccontare un tessuto formato da dojo spesso piccoli ma frequentati da praticanti motivati e diretti da maestri e shihan competenti ed appassionati. Questo
patrimonio umano e tecnico, che spesso tendiamo a sottovalutare, rappresenta una ricchezza unica alla quale abbiamo voluto dare risalto. Tutto ciò senza dimenticare ovviamente il nostro Doshu, filosofo e artista marziale eclettico, ma unico e geniale. Quando abbiamo cominciato i imori erano molti: quello di non essere compresi, quello di non essere apprezzati, ma soprattutto il timore di avventurarsi in un’iniziativa che si sarebbe rivelata fine a se stessa. Per fortuna questa paura si è rivelata infondata, in quanto durante questo percorso l’incoraggiamento ed il sostegno è arrivato in primo luogo dai nostri “lettori”. Il numero di visitatori unici che ha visitato alcuni articoli ha sfiorato le 400 unità e tutt’ora pensare di essere riusciti a raggiungere attraverso il blog un numero di praticanti così elevato in relazione alle dimensioni della nostra Scuola ci lascia felicemente sorpresi.
Un ringraziamento ulteriore vogliamo farlo anche e soprattutto ad Andrea Masseroni e Scilla Bonfiglioli che hanno contribuito con i loro articoli, oltre che a tutti quelli che ci hanno gentilmente fornito materiale fotografico, in particolare Francesco Ingemi, Riccardo Luppi, Andrea Marcione, Simona Pinchiorri, Nicola Salviato e Nicola Benni. A tutti loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, in modo particolare perché la loro partecipazione è stata per noi una testimonianza che la volontà di condivisione da cui partiva la nostra iniziativa non era semplicemente un nostro desiderio, ma era evidentemente una necessità, per l’appunto, condivisa da molti. Il nostro auspicio è che si riesca a coinvolgere anche nella stesura del materiale contenuto nel blog un gruppo sempre crescente di persone.
E l’anno che verrà?
Le idee sul tavolo non sono poche. Proseguiremo certamente con i report dai seminari e abbiamo già in programma una serie di interviste che riteniamo potrebbero essere molto interessanti. Abbiamo intenzione di allargare lo spazio dei contenuti del blog per quantità e tipologia, andando anche oltre i confini della sola pratica (ma rimanendo ovviamente legati ad essa). Cercheremo infine di trasformare il nostro intento di
condivisione delle esperienze in alcuni progetti concreti orientati su temi specifici.
Per adesso Buon Anno dalla redazione di Ki No Nagare e di nuovo grazie a tutti.
Stay tuned!