
Durante una lezione
Ci sono persone che fanno la storia di una Scuola. Anzi direi di più, che “sono” quella stessa storia. Ma che non vivono fossilizzate nel passato, anzi. Persone che da anni vivono la pratica in modo totale, quasi “respirandola” nel quotidiano. Che la tramandano, ma la trattano come un laboratorio di scoperta ed esperienza sempre aperto. Ecco, quelle persone sono i nostri Shihan.
Mario Peloni Shihan ha iniziato la pratica dell’Aikido nel 1963, diventando rapidamente istruttore e contribuendo a portare in Italia più di una volta il M° Andre Noquet e il M° Hirokazu Kobayashi con lo scopo di diffondere l’Aikido, allora a molti sconosciuto, e dare la possibilità a persone interessate di creare gruppi per lo sviluppo di questa disciplina.
Nel 1978 contribuisce all’organizzazione del primo seminario italiano del M° Tohei. In quell’occasione, insieme ad altri maestri, rimane impressionato dal suo insegnamento, tanto di decidere insieme a loro di aderire alla Scuola del Ki Aikido e di fondare l’associazione Ki No Kenkyukai Italia.
Oggi è nono Dan e responsabile dell’Area Discipline Orientali della UISP.
Questa l’intervista che ha rilasciato al nostro Andrea Ciambellini.
AC- In seguito alla sua lunga esperienza di pratica, prima da allievo e ora da Shihan, cosa crede sarebbe bello tramandare ad un allievo entrato solo oggi sul tatami?
MP- Tramandare non è molto facile, perché le esperienze che ho avuto in passato sono molte. Interpretazioni personali e decisioni affrettate che non mi hanno fatto capire quale fosse la strada giusta.
Con il tempo e con la mente libera si arriva a capire quello che si vuole realizzare.
Per chi sale la prima volta sul tatami non può avere esperienza, ma con la mia posso consigliare di documentarsi seriamente su persone che da molti anni praticano e amano questa meravigliosa arte.
AC- L’aikido è una disciplina che contagia già al primo contatto, quale secondo lei è l’elemento trainante, che rende l’Aikido unico?
MP-L’elemento trainante di questa disciplina è la sua filosofia. Tutte le Arti Marziali e non sono concentrate su l’agonismo e la difesa personale cosa che non accade nell’Aikido.
Che cos’è la difesa personale? In realtà non c’è alcuna differenza tra attacco e difesa. Quando uno compie una certa azione contro un altro, è detto attacco; poi l’altro fa qualcosa è detto difesa. Quindi la difesa è permessa solo quando uno è attaccato.
L’intero problema nasce dal fatto che l’atto dell’attacco, e l’atto della difesa sono la stessa cosa. E’ solo una questione di interpretazione.
In Aikido è possibile creare una filosofia completamente nuova. Aikido non deve essere una difesa personale. L’Aikido è una via che crea situazioni nelle quali un attacco è difficile che accada. Se un attacco non accade, la difesa non è necessaria. Per questo l’Aikido è unico.

Mentre disarma “amorevolmente” l’intervistatore…
AC- In un’epoca cosi caotica e difficile si potrebbe definire l’aikido come terapeutico?
MP-Un aspetto importante nella pratica dell’Aikido riguarda la salute (Kenko) dalla respirazione (Kokyu) al movimento fisico (Taiso) allo stretching e il massaggio.
Tutte volte quando inizia una lezione viene fatto un controllo totale del corpo con esercizi mirati che ci consentono di capire se vi sono problemi anche piccoli.
Perciò penso che l’Aikido abbia tutte le prerogative per essere considerato anche terapeutico.
AC- Nel mercato globale siamo bombardati da milioni di offerte “marziali“ dalla più devastante alla più spirituale come crede che ci possiamo distinguere da prodotti da banco, senza penalizzare lo sviluppo della nostra disciplina?
MP-Nel mondo odierno nascono troppo spesso discipline inventate da persone che cercano solo affermazione e guadagni.
Quando ho iniziato a praticare Aikido molto tempo fa esistevano solo il Judo il Karate e il Kendo. Adesso sono molte le discipline a cui uno può avvicinarsi.
L’Aikido però ha una storia e una morale che viene rispettata da anni su tutto il territorio e non solo in Italia sto parlando della KNK INTERNATIONALE. Chi decide di conoscere l’Aikido deve essere attratto dai principi che vi sono contenuti.
http://www.kiaikidocenter.it/
https://www.facebook.com/mario.peloni.3
Un ringraziamento a Francesco Ingemi per la foto con Andrea.