Nella pratica del Ki Aikido il rapporto tra “dentro” e “fuori” è sempre stato centrale. Tohei sensei diceva che la mente sta al corpo come la massa sommersa dell’iceberg sta a quella visibile fuori dall’acqua. Ed è tanto più grande e importante.
Anche il Maestro Yoshigasaki durante l’ultimo seminario di Pisano ha parlato del rapporto tra “dentro” e “fuori”, inteso come confronto tra esteriorità e interiorità. Questo mi ha fatto ripensare ad alcune esperienze del fine settimana nella stessa doppia chiave di lettura.
FUORI
Il seminario del Doshu a Pisano è un appuntamento fisso della primavera ormai da alcuni anni. Viene organizzato dall’Associazione Atletica Ki Aikido Italia, fondata e diretta dal Maestro Bruno Maule.
Pisano è un piccolo comune della Provincia di Novara, situato sulle colline tra il Lago d’Orta e il Lago Maggiore. Le lezioni si tengono nel centro sportivo del paese, uno spazio grande e comodo (un po’ umido se ci dormite con il sacco a pelo, ma tutto non si può avere…)
E’ un seminario ben organizzato ed economicamente conveniente, sia per quanto riguarda le lezioni che per i pasti e l’alloggio. Se poi scegliete di dormire in albergo e subite il fascino vintage degli anni ‘70/’80 siete nel posto giusto…)

Koteoroshi o kotegaeshi?
DENTRO
Il successo di un seminario dipende sempre dalla capacità e disponibilità delle persone che lo organizzano. Penso innanzitutto all’attenzione riservata dal Maestro Maule nella scelta del luogo e dei posti dove mangiare e dormire e al suo Fondo di Solidarietà per il finanziamento dei seminari di aikido che consente a tante persone di frequentare i raduni dell’associazione ad un costo più che contenuto. Ma massimo rispetto e gratitudine anche per la sua allieva Sara, che per tutto il fine settimana ha tenuto dietro alla gestione dell’evento saltellando da una parte all’altra come una pallina da ping pong. Non è cosa da tutti.
FUORI
Mi è stato giustamente detto che nei report dei seminari dico più o meno sempre le stesse cose: abbiamo fatto aikido fra amici, mangiato tra amici, rifatto aikido tra amici e poi di nuovo mangiato tra amici… Credo sia inevitabile e anche a Pisano non è stato diverso. Tanto più che stavolta ho diviso la gita fin da Bologna con Paolo, un altro dei creatori di Ki No Nagare. Era più di un anno che non capitava.
DENTRO

Ahi ahi che levataccia!
Ci sono amicizie che nascono dentro allo spazio del tatami. Talvolta sono dovute a una sintonia di pratica, ma non sempre. Di certo questa sintonia accompagna i praticanti anche fuori dal tatami e si tramuta in comportamenti e rituali ben precisi.
Svegliarsi all’alba, salire in macchina, decidere se fare colazione al bar oppure al primo autogrill, viaggiare, parlare, arrivare…e poi ritrovare altri amici sul tatami, praticare insieme, mangiare insieme, bere insieme, dormire insieme, parlare, condividere…
La maggioranza degli amici che si incontrano a un seminario, in un modo o nell’altro, hanno radicato il Ki Aikido dentro la propria vita. E poiché il Ki Aikido non è una disciplina come tutte le altre, anche l’amicizia tra i praticanti ha in sé qualcosa di speciale.
FUORI
Viste dall’esterno le tecniche di Aikido appaiono come dei movimenti unici eseguiti da nage che iniziano con l’attacco di uke e terminano con la sua caduta o immobilizzazione, senza soluzione di continuità.
DENTRO
In realtà non è così e il lavoro del Maestro Yoshigasaki di questi anni, teso ad individuare l’essenza di ciascuna tecnica, dimostra che in ognuna di esse sono ricomprese molte tecniche diverse.
La sua opera è quella di un artigiano che smonta e rimonta un utensile, ne separa i componenti per individuarne il funzionamento.
Così anche un movimento apparentemente “unico” come il taglio finale del secondo kata di spada può essere frazionato in “sotto-tecniche” diverse, ognuna con il proprio significato specifico.
Chiunque sia interessato alla conoscenza in qualsiasi ambito, dovrebbe avere un simile approccio.
FUORI
I maestri sono chiamati tali in virtù di quello che insegnano sul tatami. E’ lì che hanno l’obbligo di dare il meglio di sé, lasciando qualcosa agli allievi che li seguono, sia che si tratti di una riflessione filosofica, di una spiegazione tecnica efficace o anche solo la realizzazione di un ambiente sereno e piacevolmente rilassato nel quale trascorrere del tempo.
DENTRO
Sensei Yoshigasaki ha ricordato che spesso maestri convincenti e apparentemente dotati di spessore umano e morale nel privato sono in realtà persone piccole e meschine. Spesso, ma non sempre.
Prima della lezione della domenica mattina il Maestro Maule ha ringraziato il Maestro Gioconto che, oltre ad aver prestato la metà dei tatami utilizzati durati il seminario, anziché partecipare al seminario, stava andando personalmente (uno Shihan!) a prendere il furgone per riportarli ai dojo di appartenenza.
Questo, ha ricordato, è “Intoku”, “il bene fatto in segreto”. E credo sia stato l’insegnamento migliore del seminario per tutti quanti.
Un ringraziamento per le foto a Sara Marchini
Dojo Ronin Ki Aikido Novara https://www.facebook.com/groups/48794971959/?fref=ts
Associazione Atletica Ki Aikido Italia www.kiaikidoitalia.org