Lo scorso fine settimana si è tenuto a Prato per il secondo anno consecutivo il seminario del Maestro Yoshigasaki, preceduto il venerdì sera a Firenze da una lezione introduttiva sul Kenko Do. Queste le suggestioni che ho riportato.
“Kenko” una volta veniva abitualmente tradotto “salute”. “Kenko Do” oggi è “la Via del benessere”. E tra salute e benessere c’è una certa differenza, anche se la prima è indubitabilmente la premessa indispensabile del secondo.
Il tema centrale è quello della fiducia, fiducia in sé stessi innanzitutto, nella propria capacità di affrontare e gestire le difficoltà, fisiche ma non solo. La capacità di liberarsi del giudizio di medici e terapeuti (ma non solo), senza però rinunciare a cooperare con loro in modo attivo. Perché nessuno conosce il nostro corpo e la nostra vita meglio di noi stessi. La capacità di prendersi dei rischi perché si è coscienti di essere forti. “Una mente forte genera un corpo forte” diceva il Maestro Tohei.
E questa forza resiliente e responsabile non ha lo scopo far scomparire il male, ma di allontanarlo e controllarlo. E può essere d’esempio e infondere fiducia negli altri.
Il tema della fiducia in sé stessi e dell’assenza di giudizio sono ritornati più volte nel corso del seminario di Prato, anche durante l’intervista a Nico e Pietro del Kiaikido Budokan di Figline Valdarno sull’insegnamento ai bambini, in quanto elementi fondamentali di un insegnamento efficace.

Ripetizioni di matematica
E per gli adulti ritornati bambini la lezione di aikido del sabato del Maestro Yoshigasaki si è trasformata (come sempre ormai) in una lezione di matematica che è partita dalla teoria degli insiemi per imparare a separare il buono dal cattivo e a individuare le numerose tecniche che stanno dentro ogni tecnica.
Sì perché i tsuzuki waza sono come piatti dal sapore elaborato, le singole tecniche ricette e gli esercizi dell’Aiki Taiso ingredienti. Una buona cucina che possiamo praticare per tutta la vita, senza che il gusto ne venga annoiato, ma raffinandola giorno dopo giorno.
La cucina è arte. La matematica (della forma) è il fondamento di qualsiasi arte. Pittura, scultura, poesia, musica, aikido…tutta roba che si percepisce e si afferra prima con il cuore e poi con la testa.
E non mi riferisco al cuore nel senso sentimentale comunemente dato in occidente, perché abbiamo scoperto che “cuore” in giapponese si può tradurre “shin” e che “shin shin toitsu” può diventare quindi la “Via dell’unificazione cuore – corpo”. Forte, no?
Ueshiba Morihei ha definito il ki come calore interno ed è proprio il cuore, l’organo della vita, che le nostre tecniche di respirazione portano a rendere il corpo più caldo anche quando fuori fa un freddo cane come in questi giorni.
Del resto gira che ti rigira il gioco è sempre quello: sviluppare l’energia (si potrà ancora dire?) dentro di noi e migliorare la capacità percettiva del mondo al di fuori di noi. This is wellness.
Molte congratulazioni al maestro Graziano Pennati per il suo meritato V dan.
Qui la fotogallery completa dell’evento: https://www.facebook.com/pg/kinonagareblog/photos/?tab=album&album_id=2031021927113964