Domenica 13 giugno mattina, alle pendici del Pratomagno, ho partecipato al mio primo seminario dopo quasi sedici mesi, ovvero da quello del 23 febbraio 2020 a Sesto Fiorentino, con il Maestro Yoshigasaki. Da allora ad oggi per me potrebbero essere passati cinque anni, tante sono le cose che sono successe e cambiate. Il raduno è
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Why do we practice?
Among all the topics emerged from the international online meeting on April 24th, the one concerning exams or more correctly, passing grades stood up. All the different points of view expressed during the meeting allowed me to see the problem under different angles I didn’t take into account. One of the things we all agreed
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Perché pratichiamo?
Una delle questioni più sentite tra quelle emerse durante il meeting internazionale online del 24 Aprile è stata quella degli Esami o più correttamente dei passaggi di grado. I punti di vista emersi durante il meeting mi hanno permesso di vedere la cosa da angoli diversi che, in principio, non avevo considerato. Uno degli elementi
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What Are We? Where Do We Come From? Etc.
In his latest article, Paolo writes about the thorny question of the organization of dojos after the disappearance of the Doshu and cites the seminars at Furusato as an example of training in a certain type of organizational model. «As many students could testify, during the stages at Furusato, practitioners didn’t engage purely in Aikido
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Chi siamo? Da dove veniamo? Ecc.
Nel suo ultimo articolo, Paolo affronta la spinosa questione dell’organizzazione dei dojo dopo la scomparsa del Doshu e cita come esempio dell’addestramento ad un certo tipo di modello organizzativo i seminari al Furusato. «Molti possono raccontare di come, durante gli stage al Furusato, i praticanti si cimentassero insieme in attività non strettamente correlate all’Aikido, come
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From “How to do” to “What to do”, now.
In this difficult moment for our School I have pondered, like many others, which path is to be taken next, both individually and collectively, to continue this “inner journey” through which Sensei has led us so far. Recently I’ve had the chance to translate different written pieces, subtitles and lessons from english to italian and
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Da “Come fare” a “Cosa fare”, adesso.
In questo momento particolarmente difficile per la nostra Scuola, come molti, ho riflettuto su quali strade percorrere, sia singolarmente che collettivamente, per continuare questo “viaggio interiore” lungo il quale Sensei ci ha finora guidato. Negli ultimi tempi ho avuto l’occasione di tradurre per Sensei diversi scritti, sottotitoli e lezioni, dall’inglese all’italiano e viceversa, quindi sono
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Breve bibliografia per aspiranti samurai
È inutile illudersi: per un bel po’ di tempo in palestra non torneremo. In estate avevo dato alcuni consigli “cinematografici” per occupare piacevolmente – spero – il maggior tempo a disposizione. Stavolta ho stilato invece una breve bibliografia utile ai fini di una migliore comprensione delle origini storiche e culturali nostra pratica. Vi ho inserito
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The bright side
Smiling, creative and free. Able to create from the first glance a relaxed and pleasant atmosphere with his interlocutor. To put it simply, a true Aikido Master. Gianni Gioconto Shihan, who spent more than fifty years of his life on the tatami, agreed to answer our questions on four specific topics.
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Il positivo
Sorridente, creativo, libero. Capace di creare immediatamente con il proprio interlocutore un clima rilassato e piacevole. Un vero Maestro di Aikido insomma. Forte dei suoi oltre cinquant’anni di esperienza sulla materassina, lo Shihan Gianni Gioconto ha accettato di rispondere alle domande di KNN su quattro temi specifici. A lui esprimiamo la nostra stima e un
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Dieci consigli per cinefili
Molti anni fa, quando andai a vivere a casa di un amico, per un periodo avevamo organizzato con altri ragazzi un appuntamento fisso tutti i sabati mattina che chiamavamo “il cineforum”. Ci trovavamo cioè sul divano di casa nostra a guardare dei film che sceglievamo seguendo essenzialmente due criteri: che fossero vicini al nostro gusto
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Back in the dojo
Sono molto affezionato al Dojo Shiro Saigo di Prato. Ho diversi bei ricordi legati al suo tatami e mi piace pensare che in un’occasione in particolare mi abbia anche portato molta fortuna. Per questo motivo una decina di giorni fa sono rimasto contento di vedere su Facebook che i pratesi erano tornati a praticare nel
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Quarantine Blues
Diciamocelo, questo 2020 fin qui ci ha preso a calci nelle palle. Finita, fra mille incertezze, la fase 1 della quarantena è cominciata la fase 2 all’insegna del distanziamento sociale. Nel mio caso questo si è tradotto con un uso intensivo dello “smart working” già da diverse settimane La difficoltà principale del lavorare da casa
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Ukemi
«Bruce, sai perché cadiamo? Per imparare a rialzarci.» Così un amorevole Thomas Wayne, nelle scene iniziali di Batman begins, consola il piccolo e spaventato figlio Bruce caduto per errore in un pozzo infestato dai pipistrelli. Nella pratica dell’Aikido colui che riceve le tecniche (e che alla fine generalmente cade) è chiamato uke. Ricevere le tecniche sul proprio
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Progressive aikido – report del seminario del Doshu a Novara del 7-9 febbraio 2020
Io adoro il progressive rock. Quella corrente musicale nata alla fine degli anni sessanta in Gran Bretagna che – tra le altre cose – si intendeva di contaminare la forma canzone rock del decennio precedente con elementi della musica classica, del jazz e della musica tradizionale europea, dando al contempo a questi ultimi generi una
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Meno siamo, meglio stiamo
Ero troppo piccolo ai tempi per avere più di un vago ricordo dei programmi televisivi di Renzo Arbore, veri e propri cult dei primi anni 80, che hanno dato vita a tormentoni che oggi definiremmo virali. Ero però abbastanza cresciutello quando, ad inizi 2000, lo stesso Arbore partorì una trasmissione chiamata “meno siamo e meglio
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Aikido e Capoeira – intervista con il Maestro Federico Nicolis Preto – II parte
La seconda parte dell’intervista al Maestro di capoeira Federico Nicolis Preto. Qui la prima parte. C. Un altro elemento comune tra aikido e capoeira è rappresentato secondo me dal cadere. Anche nella capoeira infatti si cade e nella nostra scuola si dice che la caduta è il modo per “cambiare la mente” di chi ci
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Aikido e Capoeira – intervista con il Maestro Federico Nicolis Preto – I parte
Sono andato a provare la capoeira all’inizio del 2001. Al tempo non ne sapevo molto. Da ragazzo avevo letto i romanzi di Jorge Amado, in alcuni dei quali è presente, anche se con contorni poco definiti, la figura del capoeirista. E poi l’avevo vista negli spettacoli del ristorante brasiliano di Firenze, il Maracanà, durante i
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La logica della bellezza – Balerna, 18-20 novembre 2019
Quei viali limitavan quattro appezzamenti, cintati di bosso; in tre di essi la signora Magloire coltivava i legumi, nel quarto, il vescovo aveva posto dei fiori. Qua e là v’era qualche albero da frutta. Un giorno la signora Magloire gli aveva detto, con una sorta di dolce malizia: «Dal momento che traete vantaggio da tutto,
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Migliorare sé stessi per migliorare gli altri – l’esperienza dell’insegnamento agli aikids di Vercelli
Da tempo avevo il desiderio di intervistare il Maestro Francesco Ingemi di Vercelli sulla sua esperienza con gli aikids. Poi, quando ci incontravamo ai seminari o in altre occasioni, finiva sempre che mancava il tempo o che parlavamo d’altro. Alla fine mi sono detto che se volevo fare quest’intervista, l’unica maniera era quella di realizzarla
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Velebit 5 days of Aikido between the sea and the moutains
A couple of words about the seminar Velebit Seminar is no ordinary seminar, indeed it’s correct to say that in the actual landscape of aikido events it’s quite unique. First of all it takes place in a very peculiar spot, during the practice you are at 1,000 meters of height, surrounded by mountains rising in
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Velebit, 5 giorni pieni di Aikido tra mare e monti
Il racconto del Seminario Il seminario di Velebit non è un seminario come gli altri, anzi si può dire che nel panorama attuale costituisce qualcosa di veramente unico e raro per diversi motivi. In primo luogo la pratica si svolge in un contesto estremamente suggestivo, a quasi mille metri, circondati da montagne stupende incastrate in
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The way of kata
La scorsa settimana, come ogni estate, ho fatto lezione al parco. Il tema, come spesso avviene nelle lezioni all’aperto, è stata la pratica con jo e bokken. Mentre spiegavo e osservavo le mie compagne eseguire i movimenti del secondo kata di jo con bokken, un po’ di domande hanno iniziato a ronzarmi in testa, in
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Il cammino che porta alla gioia – Galliate 1/2 giugno 2019
“Do” è la Via, una strada che si percorre a piedi, senza mezzi di trasporto. In anni in cui la corsa è diventata l’attività simbolo della ricerca del benessere, il “Do” richiede invece la pazienza del camminare, un passo dopo l’altro, perché la marcia è lunga e la meta lontana, anzi assolutamente indefinita. Come nella
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Il pranzo della domenica – Report del seminario di Vercelli del 27-28 aprile 2019
Lo dico subito: andare al seminario di fine aprile a Vercelli mi fa sempre molto piacere. Sarà perché trovo la città assai graziosa o forse l’atmosfera primaverile mi rende la gita ancora più gradevole e rilassante oppure semplicemente, e soprattutto, per il rapporto di grande affetto e stima che mi lega ormai da anni alle
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Aiki-Freedom!
Torno sul tema del mio precedente post, quello del rapporto tra aikido e competizione, perché i compagni di viaggio del blog mi hanno offerto un paio di spunti di riflessione interessanti che penso valga la pena approfondire. Nel precedente articolo giungevo alla conclusione che la competizione in aikido è effettivamente possibile e con le medesime
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Aiki competition: try not to lose!
Qualche settimana fa ho letto su Facebook dei post aventi ad oggetto l’annoso tema del rapporto tra aikido e sport e tra aikido e competizione in genere. L’argomento è uno di quelli che periodicamente risalta fuori e suscita reazioni opposte. Più o meno sempre le stesse. Da una parte ci sono i detrattori che liquidano
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Change!
Nel corso degli anni molti praticanti non hanno esitato a dirmi con convinzione: “L’aikido mi ha cambiato la vita.” Frase importante, che non può che gratificare chi insegna o pratica con passione come me. Ma la domanda interessante è: che cosa genera questo cambiamento? Ovvio che ognuno di noi ha esigenze diverse e trova nella
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Real life – Report dal seminario di Figline Valdarno del 8-9 dicembre
Il fine settimana del 8 dicembre si è tenuto a Figline Valdarno l’ultimo seminario italiano del Maestro Yoshigasaki per il 2018. La squisita ospitalità di Nico e Pietro ci ha permesso ancora una volta di trascorrere un bel weekend di pratica con il nostro Doshu e di chiudere l’anno dei suoi appuntamenti in vera bellezza.
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El lado positivo
El lado positivo. Sonriente, creativo y libre. Capaz de crear desde el primer vistazo un ambiente relajado y agradable con su interlocutor. En pocas palabras, un verdadero maestro de Aikido. Gianni Gioconto Shihan, quien pasó más de cincuenta años de su vida en el tatami, accedió a responder nuestras preguntas sobre cuatro temas específicos. Antes
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Crisi, responsabilità e opportunità
C’è solo una cosa peggiore dell’improvvisa scomparsa della persona che abbiamo seguito per così tanti anni, Yoshigasaki Sensei, e cioè la sensazione di non essere preparati a un evento tanto inaspettato. Siamo stati colti di sorpresa, proprio come avvenne anni fa con Beppe. Quindi ci troviamo adesso a un incrocio dove dobbiamo decidere del nostro
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Pourquoi pratiquons-nous?
L’un des problèmes les plus prenants parmi ceux qui ont émergé lors de la réunion internationale en ligne du 24 avril était celui des examens ou, plus exactement, des étapes d’obtention des diplômes. Les points de vue présentés lors de cette rencontre m’ont permis de le voir sous des angles différents que je n’avais envisagé
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¿Por qué practicamos?
Entre todos los temas surgidos del encuentro internacional en línea del 24 de abril se destacó el de los exámenes, o mejor dicho, las calificaciones necesarias para aprobar. Todos los diferentes puntos de vista expresados durante la reunión me permitieron ver el problema desde diferentes ángulos que no había tenido en cuenta. Una de las
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¿Qué somos? ¿De dónde venimos? Etc…
Nuestro querido amigo Carlos González Vera nos regaló la traducción de los últimos artículos de Paolo y Corrado. Los publicamos agradeciéndole con cariño. En su último artículo, Paolo escribe sobre la espinosa cuestión de la organización de los dojos tras la desaparición del Doshu y cita los seminarios de Furusato como ejemplo de formación en
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De “Cómo hacer” a “Qué hacer”, ahora.
Nuestro querido amigo Carlos González Vera nos regaló la traducción de los últimos artículos de Paolo y Corrado. Los publicamos agradeciéndole con cariño. En este momento difícil para nuestra Escuela, he reflexionado, como muchos otros, qué camino tomar a continuación, tanto individual como colectivamente, para continuar este “viaje interior” por el que Sensei nos ha
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